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Assegno unico figli 2021, approvato il decreto.


Al via l’Assegno unico  dal 1° luglio 2021: il decreto legge approvato in Consiglio dei Ministri il 4 giugno stabilisce importo, requisiti e beneficiari della misura riconosciuta a chi non percepisce gli Assegni al Nucleo Familiare.

Potranno richiedere l’assegno unico i nuclei familiari che non percepiscono gli ANF, assegni al nucleo familiare.
Tra questi: i lavoratori autonomi e i disoccupati, nel rispetto dei requisiti previsti.

Assegno unico: Come funziona, cosa cambia rispetto ad oggi, e quali sono importi e beneficiari.

Cosa occorre:
possedere un ISEE di valore non superiore al limite di 50.000 euro (in ogni caso, il valore dell’ISEE sarà considerato anche per il calcolo dell’importo mensile spettante, pari ad un massimo di 167,5 euro per figlio - 217,8 euro per i nuclei familiari con almeno tre figli minori).

Il decreto conferma l’avvio in due fasi. Nel secondo semestre dell’anno in corso sarà affiancato dagli assegni al nucleo familiare, il cui importo viene incrementato, dovrebbe essere esteso a tutti dal 1° gennaio 2022.
Dal bonus bebè, fino agli ANF, l’assegno unico punta a diventare a regime, e quindi dal 2022, strumento onnicomprensivo per il sostegno alle famiglie con figli, in sostituzione delle misure frammentate ad oggi vigenti.
Dal 7° mese di gravidanza - soppiantando il bonus mamme domani - e fino ai 21 anni di età, le famiglie avranno diritto ad un assegno economico d’importo calcolato in base al valore dell’ISEE.
L’avvio dell’assegno unico per tutti porterà all’abolizione di alcuni dei bonus per le famiglie attualmente vigenti: assegni familiari, ANF, bonus mamme domani, bonus bebè e detrazioni figli a carico. Strumenti che consentiranno di reperire ulteriori risorse per l’assegno universale.

Assegno unico figli 2021, decreto approvato: dall’importo ai beneficiari, come funziona

È stato il Family Act approvato in Consiglio dei Ministri l’11 giugno 2020 a prevedere, tra le novità più rilevanti e di più immediata attuazione, l’assegno unico per i figli, sostegno universale di importo progressivo calcolato sulla base del modello ISEE.
Come previsto dalla legge delega, il decreto approvato in Consiglio dei Ministri il 4 giugno 2021 stabilisce le regole specifiche per l’avvio dell’assegno unico.
Nell’attesa dell’attuazione completa della legge delega, il testo del decreto attuativo denominato “Misure urgenti in materia di assegno temporaneo per figli minori” introduce dal 1° luglio 2021 e fino al 31 dicembre 2021 l’assegno ponte, destinato alle famiglie con figli minori che non beneficiano degli assegni per il nucleo familiare.
Si evidenzia che rispetto a quanto previsto dalla legge delega, l’assegno per i figli che verrà introdotto dal 1° luglio 2021 spetterà esclusivamente per i figli minori, e non fino al compimento dei 21 anni di età del figlio.
In attesa della pubblicazione del testo definitivo del decreto del 4 giugno 2021, si mette di seguito a disposizione il testo della legge delega n. 46 pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 6 aprile 2021.

Assegno unico figli 2021, quali sono i beneficiari?
L’assegno unico in avvio dal 1° luglio 2021 è riconosciuto in favore dei nuclei familiari con ISEE fino a 50.000 euro, nel rispetto di uno dei seguenti requisiti:
  • essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare titolare del diritto di soggiorno;
  • essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea, in possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno semestrale;
  • essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
  • essere domiciliato o residente in Italia e avere i figli a carico sino al compimento del diciottesimo anno d’età;
  • essere residente in Italia da almeno 2 anni, anche non continuativi, oppure essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.

Tra le novità principali dell’assegno unico vi è il carattere di universalità. Come già evidenziato, spetterà anche ai titolari di partita IVA,
il parametro per calcolare l’importo dell’assegno unico per i figli sarà l’ISEE Gli importi spettanti decresceranno all’aumento del valore dell’ISEE.
Avranno diritto all’importo massimo di 167,5 euro al mese per figlio (217,8 euro per i nuclei familiari con almeno tre figli minori) i nuclei familiari con ISEE fino a 7.000 euro.
Se nel nucleo sono presenti più di due figli, l’importo unitario per ciascun figlio minore viene maggiorato del 30 per cento e per ciascun figlio minore con disabilità, inoltre, gli importi sono maggiorati di 50 euro.
Il beneficio medio riferibile alla misura per il periodo che va dal 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2021 è pari a 1.056 euro per nucleo e 674 euro per figlio.
scadenza il 30 settembre 2021 per ricevere gli arretrati.

Bisognerà fare domanda all’INPS per richiedere l’assegno unico per i figli. L’invio potrà essere effettuato in modalità telematica dal contribuente o tramite gli Istituti di patronato, rivolgiti ai nostri operatori per fare la domanda.
Le regole per l’invio saranno fissate dall’INPS entro il 30 giugno 2021 e i beneficiari dell’assegno unico avranno tempo fino al 30 settembre per fare richiesta al fine di ricevere anche le mensilità arretrate spettanti dal mese di luglio. Nel caso di invio successivo a tale termine, l’assegno spetterà dalla data di trasmissione della domanda.

L’importo dell’assegno unico per i figli sarà accreditato sull’IBAN del richiedente ovvero mediante bonifico domiciliato.

In caso di affido condiviso dei minori, l’assegno può essere accreditato in misura pari al 50 per cento sull’IBAN di ciascun genitore.
Aumenta l’importo degli ANF dal 1° luglio.
Non solo assegno unico: il decreto approvato il 4 giugno 2021 introduce novità anche in merito  agli ANF, gli assegni per il nucleo familiare.
Nel periodo di vigenza dell’assegno ponte, ovvero dal 1° luglio al 31 dicembre 2021, gli importi mensili degli assegni al nucleo familiare già in vigore sono maggiorati di:
  • 37,50 euro per ciascun figlio in favore dei nuclei familiari fino a due figli;
  • di 55 euro per ciascun figlio in favore dei nuclei familiari di almeno tre figli.


l’INPS corrisponderà d’ufficio la somma spettante congiuntamente al reddito di cittadinanza, sottraendo dall’importo teorico spettante la quota di RdC relativa ai minori che fanno parte del nucleo familiare, calcolata secondo la scala di equivalenza di cui all’articolo 2, comma 4, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4.
Il parametro della scala di equivalenza, si ricorda, è pari ad 1 per il primo componente del nucleo familiare ed è incrementato di 0,4 per ogni ulteriore componente di minore età, fino ad un massimo di 2,1, ovvero fino ad un massimo di 2,2 nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti componenti in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definite ai fini dell’ISEE.


L’assegno ponte è compatibile con il reddito di cittadinanza.

Nella determinazione dell’importo del reddito di cittadinanza verrà tenuto in considerazione anche l’importo dell’assegno unico riconosciuto ai componenti di minore età presenti nel nucleo familiare.

 


photo: thewam.net

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